Poesia di Domenico Marras
Prima e dopo
Prima, quando andavo
Avanti con le sole cose
Nate dalla quotidiana
Opera delle mie mani,
Incallite dalla zappa,
(Benché non navigassi
Nell'oro), ero felice.
Dopo, per esserlo più
Di quanto già lo ero,
Mi ho tolto dalle mani
Quel duro e malfamato
Attrezzo dell'agricoltura,
Ed ho preso tra le dita
L'elegante e dotta penna,
Che sapevo leggerissima,
Lontana dalle intemperie,
E anche ben remunerata;
Cosa, poi, rivelatasi vera.
Infatti, sparirono i calli
Dalle martoriare mani,
Arrivarono prestissimo
(Senza dovere aspettare
Il raccolto di fine luglio),
Le tanto desiderate lire,
E la mia felicita crebbe
Addirittura a dismisura.