Poesia di Domenico Marras
Lutto a Villa Edera
Stimatissimi Neria, Ivan, Umberto,
fedelissima e addolorata sposa,
affezionati e addolorati figli,
voi a lui, tutti cari, dilettissimi;
amate, adorate suocera e nuora,
pure lui tale dalla vostra parte,
perché tanto dolore e tanto pianto
per l'amato Carlo, giacché sapete,
come anche noi amici tutti sappiamo,
volato dritto dritto in Paradiso,
senza neppure un attimo di sosta
in Purgatorio, in virtù dei crediti
guadagnati con l'esemplare vita?
Asciugatevi tosto le lacrime,
suturate le profonde ferite
e fate che su Villa Edera, nella
vostra meravigliosa casa, l'aria
non sia di profondissima mestizia,
ma gioiosa, come l'amato Carlo
vorrebbe e la sua anima desidera,
giusto come ivi l'aria è sempre stata
quando anche lui costì, in codesto angolo
di paradiso, assieme a voi viveva.