Poesia di Domenico Marras
La penna che ho non serve
La penna che ho non serve
Se al posto di questa penna biro
che scrive soltanto frivolezze,
avessi avuto una stilo d'oro,
oppure d'oro almeno il pennino,
certo che ne avrei scritte di cose
davvero belle, meravigliose.
Avrei scritto tanti, tantissimi
romantici romanzi d'amore,
ma così romantici e struggenti
da fare innamorare persino
i vecchietti vecchietti vecchietti.
E si sarebbero così tanto
innamorati che la mattina
si sarebbero alzati dal letto
non col pensiero del caffellatte,
o con quello di correre in bagno
per gli incontenibili bisogni,
ma con quello di uscire da casa
per andare nei soliti posti
dove sono in ansia le ragazze
di settantacinque anni passati,
pure loro innamorate pazze
e pronte a morire per i Romeo,
con le quali si sono intrecciate
meravigliose storie d'amore.