Poesia di Domenico Marras
I Lecci parlano
I lecci li ho spessissimo
Sentiti ululare, ma solo
Quando sferzati dal vento.
Ma poc'anzi, per sottrarmi
Ai roventi raggi solari,
Mi sono seduto all'ombra
Di uno di loro: tra i tanti,
Il più grosso e frondoso.
E appena poggiata schiena
E testa al suo ruvido tronco,
Ho sentito un lieve brusio.
Quindi accostato l'orecchio
Alla sua rugosa corteccia
Al fin di percepire meglio,
Ho chiaramente sentito:
Non amputarmi i bracci
E non rovinarmi la chioma
Con roncola o con accetta,
Come tante volte hai fatto:
Vedi che io sono utile
Oltre che per le ghiande
Anche per l'ombra!