Poesia di Domenico Marras
Dopo la battaglia
Sul teatro,
Crateri e pietre divelte
Muri brecciati o demoliti
Alberi sradicati o stroncati
Armi pesanti e leggere,
Alcune ancora impugnate,
Cadaveri supini e proni,
Tutti crivellati o mutilati.
In piedi un solo guerriero,
Anch'egli mal ridotto,
Il quale calcia i morti
E grida a squarcia gola:
Venite fuori, sciacalli!
Non si fa avanti nessuno.
Cos'è, siete tutti morti?
Un moribondo alza la testa
E, tra un rantolo e l'altro, dice:
Io, come vedi, respiro ancora,
Ma morirò tra poco, purtroppo!
Comunque quando l'anima uscirà
Prendila pure. Te la regalo.
Certamente non sarà candida,
Ma sarà sempre miglio di niente!