Poesia di Costantino Posa
Chissà chi sarà l’ultimo?
Chissà chi sarà l’ultimo?
Una bara aperta al centro di una sala.
Tante sedie intorno.
Tante donne in nero.
Alcune con un rosario in mano.
Altre con lacrime agli occhi.
Le ultime arrivate,
sedute a fianco alla porta.
Qualcuna, sottovoce, parla d’altro.
L’unico in silenzio più assordante
è l’unico steso in quella bara.
Una scena che si ripete da sempre.
Una scena tipica del nostro sud.
All’improvviso appare
da quella unica porta, un vecchietto.
A stento riesce a stare in piedi.
Si guarda attorno,
per un attimo il silenzio
prende il sopravvento
e dice: “ E’ una bella giornata.
Oggi è proprio una bellissima giornata “.
I presenti girano il capo,
lo fissano senza fiatare.
Il giovane vecchio si riprende
e voltandosi verso l’unico
altro uomo presente, dice:
“ chissà chi sarà l’ultimo tra noi due? “
poi ripete: “ è veramente una bella giornata “.
Saluta i presenti, si gira e va via.
Tante sedie intorno.
Tante donne in nero.
Alcune con un rosario in mano.
Altre con lacrime agli occhi.
Le ultime arrivate,
sedute a fianco alla porta.
Qualcuna, sottovoce, parla d’altro.
L’unico in silenzio più assordante
è l’unico steso in quella bara.
Una scena che si ripete da sempre.
Una scena tipica del nostro sud.
All’improvviso appare
da quella unica porta, un vecchietto.
A stento riesce a stare in piedi.
Si guarda attorno,
per un attimo il silenzio
prende il sopravvento
e dice: “ E’ una bella giornata.
Oggi è proprio una bellissima giornata “.
I presenti girano il capo,
lo fissano senza fiatare.
Il giovane vecchio si riprende
e voltandosi verso l’unico
altro uomo presente, dice:
“ chissà chi sarà l’ultimo tra noi due? “
poi ripete: “ è veramente una bella giornata “.
Saluta i presenti, si gira e va via.