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Poesia di Gaio Valerio Catullo
Presto avrai lauta cena, o Fabullo
Poesie di Catullo
Quando Gaio Valerio Catullo sia nato e quando sia morto, non si sa di saperlo con precisione, è molto probabile che sia nato tra l'84 el'82 a.C. a Verona, nella Gallia Cisalpina. Notizie che ci sono arrivate da San Girolamo che Catullo visse trent'anni e i riferimenti cronologici che si possono ricavare dai suoi carmi non si spingono al di là del 54 a.C. Catullo è il più grande tra i lirici della letteratura latina. La sua poesia, a parte alcune a carattere mitologico, è interamente ispirata alla sua vita, che fu molto breve e fu unico grande amore, quello per Clodia, da lui cantata con il nome di Lesbia. Quest'amore gli dette tanta felicità, ma anche tante sofferenze, poiché la sua donna l'abbandonò il poeta, però, non riuscì mai a cancellarla dalla sua vita, e fu tormentato da questo amore fino ad ammettere in una celebre lirica, che egli la odiava e la amava contemporaneamente. Perchè ancora si legga Catullo si può rispondere con Benedetto Croce che la poesia di Catullo sa «rendere una condizione elementare e quasi fanciullesca del sentire senza alterarla, senza esagerarla, senza vezzeggiarla, senza frammischiarvi il personale compiacimento della propria ingenuità, e neppure quello della propria sincerità nel voler dir tutto» Poesie d'amore e del voler bene, poesie dell'amicizia e di accusa e di ricerca estetica. Questo è ciò che Catullo ha cercato di dare con spontaneità che gli era, e sempre gli sarà riconosciuto. Al nome di Catullo ci sarà sempre, nel bene e nel male il nome di Lesbia, la donna che ha scosso il cuore del poeta veronese. Catullo escogita un frasario delle sue emozioni e dei suoi stati d'animo, perchè dentro di lui ci sono sentimenti contastanti: «Odio e amo» In questa storia amorosa vita e poesia si accorpano: lo stesso nome con cui egli sempre nel suo liber si rivolge a lei, lesbia, è un omaggio all'amore che nutriva per la poesia, per la musica e per le lettere, a quelle affinità con Saffo di Lesbo che Catullo trovava in lei. Lesbia, era Clodia, donna di grande fascino e sensualità, seconda sorella del tribuno Clodio avversario di Cicerone.
Poesia di Gaio Valerio Catullo
Presto avrai lauta cena, o Fabullo
Poesia di Gaio Valerio Catullo
Poesia di Catullo
A Sirmione
Odi et Amo
Poesia di Catullo
Odio e amo
Poesia di Catullo
Piangete o Veneri
Poesia di Catullo
O infelice Catullo, rinuncia alla follia
Poesia di Catullo
Gli occhi di miele tuoi, Giovenzio
Poesia di Catullo
Ieri, Licinio, liberi da impegni
Poesia di Catullo
Veranio, tu che stai davanti a tutti
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