Poesia di Carlo Izzo
Metropolitana
immerso costretto
la folla mi stringe
partecipo al moto
comune
che ondeggia che spinge
e invano resisto
al senso di vuoto
che afferra la mente;
che cosa m’importa
di tutta ‘sta gente,
e dove sta andando?
e dove mi porta?
vorrei venir fuori
da questa corrente
ch’è senza speranze
che non porta a niente
protesa e diretta
all’unico approdo
all’unica sorte,
e par c’abbia fretta
di chiudere il nodo
che porta alla morte