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Poesia di Tony Basili 
La raganella di Pasqua

Tira i suoi passi un dopo l’altro
Come un automa mentre li conta,
con la memoria fa fare un salto
ai tempi andati di cui non si racconta
più, che tempo che cichi stavamo
ad aspettare Orazio che nella bottega
ci costruisse, con maestria da ricamo,
quel che ci tenea adatti alla congrega,
con scalpello e sega modellava i denti
del rocchetto che serviva per gli scatti
della raganella ed eravamo contenti
d’ andar a frotte a raganar da matti
in giro pe’l paese prima di Pasqua
come d’usanza a campane legate
per poche lire mattucciate in tasca
che chissà come avevamo rimediate.
Ora ti vedo stilizzato tirar i tuoi passi,
Te che sei il nipote e non tanto vecchio
Con tal fatica e mi par che ti salassi
E di tuo nonno ecco, mi par lo specchio.


8.7.17

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