La caduta
Poesia di Tony Basili
Se tutto quanto resta non ha senso
Per ritrovar le forze che alla Caduta
Ci è stata tolta e il mondo immenso
Di ogni cosa quieta e bella par perduta,
Se pur quel che rimane non è poca cosa,
M’affido a te per pietà mente immaginosa.
Magari sol col fissar gli occhi alla Natura
E lasciandoli mai scorrer fuor del segno
Si può tornare ad una visione pura
Ma d’essa pare che chi più sia degno?
Ammaliati dai simulacri che son tanti
Ci volgiamo in ogni parte e pure ai santi.
E questo pregar loro per quel che abbiamo
O per ciò che vorremmo mantenere
Ci porta con gli occhi in basso ove siamo
E non c’illumina granché il sapere
Che sono nozioni o leggi, non l’Intero
Che abbiamo perso in un tempo nero.
C’era tutto allora e oltre più niente
Desiderar si potea in quel posto eterno
Senza scartoffiar bollette d'un demente
Con quel che avea in dono dal Superno
E chissà perché mai il buon Prometeo
Offrì all’uomo il dono che lo fé reo.
E se talvolta al ciel alziamo gli occhi
Per vedere il luogo del quale un senso
Ci fa pensare che un poco ci tocchi
E aspiriamo a saper del mondo immenso
La porta la vediamo ben coperta
E alla vista nostra non viene aperta.
Perciò qui restiamo con i nostri sensi
A cercar un motivo di questa vita
A rispondere ai perché confusi e densi
Sfuggenti alla vista che par smarrita
E con Blake penso che magari un sogno
Può una finestra aprir a quel che agogno.
43-19.12.18