Poesia di Tony Basili
Il progresso
Questo progresso certo ci ha insegnato
Ad acquistare tutto bello e pronto,
e ogni cosa, dalla prima colazione,
si va a comprarla magari con lo sconto.
Non occorre più un seme da interrare
e non serve neanche l’acqua per innaffiare,
nel supermercato trovi tutto preparato
e lo credi privilegio assai fortunato.
Son pochi ormai che zappano il terreno
Ché questa fatica appare un veleno
E come altri al bar dovrei star seduto
la bella parte a far da mantenuto.
Se proprio occorresse un’occupazione
C’è il comune, questo carrozzone,
Su cui salgono parassiti e mentecatti
Tanto a pagare siamo noi cazzomatti.
C’è da chiedersi perché van sì le cose,
ancora adesso, che nuvole minacciose
si scorgono ormai non più in lontananza.
ma ogni momento, e da ogni circostanza.
Se ne dovrebbe trarre un insegnamento:
darsi una scossa con un sentimento,
chè se tra poco scemeranno le pensioni
e gli stipendi van legati alle funzioni
tornerete in molti a pascere vacche
o i conigli, o i polli e a spalare cacche;
finirà così e non andrà tanto bene
per chi è un pò tonto e non se ne dà pene.
7.10.10