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Poesia di Tony Basili 
Il Grillo sparlante

Del satiro non ha certo l’aspetto,
un po’ cicciotto e coi capelli bianchi,
anzi un po’ tozzo e le ciambelle ai fianchi
testa arruffata, proprio da trinchetto.
Con tono soft inizia il suo cicchetto
che queta l’attese con frizzi franchi.

La platea è zeppa e ride calorosa,
a soddisfar il prezzo del biglietto,
chè Beppe Grillo, prende pe’l colletto,
ma per dir poi chissà, chissà che cosa?
Varrà quanto si paga la sua prosa,
o ci darà una solata da bulletto?

L’iniziale applauso lo insospettisce:
che vuol questa gente, che già si china
a tributarmi quel che si destina
sol a quello chè traguarda e t'imbonisce?
Se’è così, gli riduco il culo a strisce
vi farò vedere belli, che manfrina!

E inizia a dire ch’è da semplicioni
mostrar troppa fiducia nella gente
senza saper quel che cova in mente
ed è perciò che rompono i meloni,
quando si dà fiducia a dei buffoni
che promettono e poi non fanno niente!

Ed è l’attesa che già ronza attorno,
ed il ritmo alza per sermoneggiarci,
ed aspettiamo con ansia a sollevarci
ma è un’aria fritta che ci dà a contorno
e si comprende che non passa giorno
a cercar qualcosa per non impiccarsi.

Beppe, sa fare bene il suo mestiere
ed a dir quel che vuole ci sa fare,
ma la sua zuppa poi deve approntare
e di alcuni gli tocca pur tacere,
perché se striscia un certo cavaliere,
finisce forse in strada a meditare!

53-28.1.03

(come lo vidi al Sistina nel 2003)

 

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