Poesia di Tony Basili
Gli Anunnaki e l'Homo Sapiens
Gli "dei" un tempo eran nelle caverne
Furo in miniera a scavar oro mill’anni
Mangiavan pane e cipolla e le lucerne
Davano un po' di luce ai loro affanni
Ma un giorno dissero: “embé ora basta!
Non ci fregate più coi vostri inganni,
Ché siamo come voi e gli agi della casta
Vogliamo goder, altrimenti questi picchi
Vi faremo assaggiar ed una catasta
Ne faremo di voi, boriosi ricchi,
Che nel ciel beati vi godete l’oro
Che da mane a sera noi da micchi
Scaviamo senza tregua per vostro ristoro,
Da centocinquantamila anni, e solo noi!”
Questo gli Anunnaki, e fecero un coro,
Furenti spintonando il dio Enlil, che poi
Riuscito a stento indenne dalla folla
Corse di filato ad Anu ed ai pari suoi
E riferì che la terra ormai una colla
Era per la rivolta di quei dannati bruti
Stufi del buio e di pane e cipolla.
Stettero un po' a pensar ai doni avuti
Dagli Anunnaki in terra a fatigar messi
Che finivan certo se solleciti e avveduti
Non fossero stati ed a lungo perplessi
Si misero a saggiar come rimediare.
Chissà, più turni forse, con gli stessi,
E avanti così, ma un tirar a campare,
Parve a Ea che pensò che con poco forse
Un lula avrebbe potuto crear per lavorare
A posto dei ribelli e le risorse
D’oro garantir con questo primitivo,
Senza tanto cervello, ma con tali forze,
Da mantener così il lor pianeta vivo
E ci pensò lui stesso a rimediar con zelo,
Che molte scoperte avea già in attivo,
Avendo notato un tal dall’ irto pelo
Che avea una taglia proprio pari a loro
Ed allor pensò: “lo prendo e lo miscelo!”
Si mise con le provette a far tesoro
Delle nozioni di lor scienza genetica
Per creare un coso da adibir al lavoro
Quindi mescolò della materia emetica
Con la sua e di quel tal con cose strane
Per farne un che, senza pudor per l’etica,
Da relegare a scavar oro in buie tane
E dopo tanto, pensò d’averla fatta
Una tal mistura buona come il pane
E sua la moglie si offrì, sembrando adatta,
Ad incubar quel miscuglio preparato
Che inizio dovea dar alla nostra schiatta
Prodotta da quel dio che miscugliato
Avea la materia emetica con creta
Come il lor bisogno gli avea dettato.
Così l’ Homo sapiens fu, che analfabeta
Rimase però di fronte agli Anunnaki,
Ma l’un è terricolo e lor d’un pianeta
E la scienza lor fa non Dio, ma dei o maghi.
20.11.19