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Poesia di Tony Basili
A glju cummune ce stemu nui

Per capir del grande danno comune,
la mattina stai a veder quei che ci vanno:
un’orda di parentume di quei che sanno
ragliare o predar senza tema, impune.

E se vedi un LSU dar di pennello,
impari come si fa una ringhiera,
un metro al giorno, fino alla sera,
guadagni bene e non sforzi il cervello.

“Salta chi pò” esclama quel beota
dell’assessor che fé “ce semo nui!”
tra poco saranno proprio “ cazzi tui”,
come da ragazzo, a spalar la mota.

8/98

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