Poeti Emergenti -
Poesia di Antonio Basili -
Fonte d'amore -
A Fonte d’Amore respirai il mito,
la vena apparve, tra i commilitoni,
ero di guardia a vecchi cannoni
stanchi per aver troppo ruggito.
Ero imboscato con pochi soldati
E si poltriva tra gli hangar deserti
Dovevo· studiare, languori sofferti,
Ed iniziai così a far versi rimati.
“Nubi vaghe che turbinare vedo
nel cielo inquieto d’acerba primavera,
sull’eremo bianco sporto a criniera”
la voglia così nacque dell’aedo.
Ritorna il tempo bello alla memoria
Con i rosei mandorli ch’erano fioriti
del Morrone e gli sbalzi senza gloria
con i passi del giaguaro divertiti.
14.3.07