Poeti Emergenti -
Giorno per fuggire -
di Tony Basili -
O giorno, giorno, giorno che non arrivi, In cui potrò camminare per i dolci clivi, tra i boschi, e rocce bianche conosciute e piantar meli, viti ed altri ulivi che ho messo, tra i tralci, a far colore alla macchia di folte e scure roverelle, là, dove il colle scende verso il piano e si intravedono solo i monti e le stelle. Vorrei starmene lassù, ma poi lo nego, che ormai qui in città c’è un quieto porto dove riparare durante la tempesta a meditar sulle rovine, in ozio assorto.
Ma quando il sole traspare tra la bruma, ho nostalgia e non sono rassegnato, senza l’aria, ed i boschi del mio colle come posso viver qui, da carcerato?
Ma si sta bene, qui, c’è lei che m’ama, però non c’è la luce della mia piazza ove posso creder ancor di stare in forza.
Qui c’è il non far niente che m’ammazza.
22.11.05(44)