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Poesia di Tony Basili
Casomai 

Se ci rivedremo un giorno, casomai,
molto tempo sarà ormai passato
e fissandoci, turbati negli occhi
ci chiederemo perché ci siamo lasciati
Quel giorno lontano, in qual decennio,
quando il tuo viso era un sillabario
ove imparavo dei baci la dolcezza
bevendo le tue labbra come una fonte
di linfa dai poteri portentosi.
Se ci rincontreremo un giorno, casomai,
sicuramente avrà molto nevicato
Sui nostri capelli, e le lunghe ferite,
Come dice una bambina ingenuamente,
solcheranno le fronti mal cucite,
e cercheremo tra la pelle sgualcita
l’immagine che ci ricorda del passato
con quelle chiome stillanti di sole
stese sul prato tra le margherite.
Ritrovandoci, casomai, nel nostro autunno
Ci riconosceremo forse dagli occhi
Nel cercarvi quel che vedevamo un dì,
Lo stupor a trovar la bocca bella,
Che non c’è più, ora è appassita,
E la pupilla è opaca e non riluce
di sorriso, ma fosca ci s’addensa
come un plissettato dei balocchi.
Eri bruna, castano chiaro o bionda,
E per la strada o nella pineta t’incontrai,
o forse in piazza, appena eri giunta,
col postale, ma il poi non ricordo,
ché il tempo ha stinto la memoria:
un tratto lì, un tratto là, o tempo ingordo,
che il movente hai corroso dell’amore
coprendo di bruma ogni bella cosa
e pur ingrigi, impagli e fai grinzosi
i nostri visi ma non il desio di carezza
che s’increspa e s’affonda tra le rughe.

40/10.9.07

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