Poesia di Antonia Arcuri
Oltre la forma
Vorrei che la mia mente
creasse imminente un sogno
ritagliando dal caos delle forme
falci di luna pastello
vele al riparo
dall'ombra malevola
quella di ognuno, nessuno escluso.
Ho la sensazione spesso di abitare
periferie vuote
con discariche indiscriminate
che m'inquietano il cuore.
Stati autistici della mente
dai bordi impermeabili dove
i suoni giocano a nascondersi.
Può aprire varchi amabili
un suono
con archi acustici di relazione.
Io sono te
drago e serpente che tintinna
tu sei me
rosa e loto che profuma.
Nel tuo giardino divoro e anniento
a piacimento nel mio
riparo i cocci per la curcuma.
C'è un albero nei due giardini
che possiamo mantenere in vita?
Li vorrei salvare tutti gli alberi
assaporando i frutti della conoscenza.