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Poesia di Anne Sexton Il bacio
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Poesia di Anne Sexton
Il bacio

La bocca mi fiorisce come taglio.
Maltrattata tutto l'anno in lunghe
notti fatte soltanto di gomiti callosi
e delicate scatole di Kleenex che dicono piangi,
piangi; stupida bambina!
Prima il mio corpo era inutile.
Ora si strappa ai quattro angoli.
Strappa via gli indumenti della vecchia Maria, nodo dopo nodo
e guarda - Ora è colpito in pieno da questi dardi elettrici.
Zac! Una resurrezione!
Una volta era una barca, piuttosto legnosa
e senza impegno, senza acqua salata
e bisognosa di qualche ritocco. Non era altro
che un mucchio di tavole. Ma tu l'hai attrezzata, l'hai issata.
Tu l'hai scelta.
I miei nervi sono tirati. Come strumenti musicali
li ascolto. Là dove era silenzio
i tamburi e gli archi senza tregua continuano a suonare.
  Il merito è tuo.
Genialità pura all'opera. Caro, il compositore è caduto
nel fuoco.

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