Poesia di Angelo Amato
Direzione
Tra voraci uomini
di crudeltà immonda
d'insipida memoria,
spiriti di cenere
alimentati da bestemmie
sputate come boccone amaro,
io passavo,schivo
dipingendo parole d'azzurro
vestendole di perline colorate
giocose o dolenti
odorose e penetranti,
m'immersi in paludi irraggiunte
scelsi sentieri poco battuti.
Questa fu la mia direzione
dove i passi rimbombavano
parallela al conformismo,
alle immense piazze affollate.
Vagai come marinaio solitario
ripondendo le ancore della mia vita
in profondità insondate.
Questo fu l'apprendistato della vita mia
mi preparai,forgiai da solo
percorrendo bruciature acnora fumanti,
passai a cavallo nella desolata regione della mia infanzia,
fino a che
acquistai l'estenzione,
la profondità che necessito,
che avverto,
distinta e lucida
a confronto
del pozzo chiuso
del mio simile.