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Poesia di Angelo Amato
Di diversa direzione 

Tra voraci uomini

di crudeltà immonda

d'insipida memoria

spiriti di cenere

alimentati da brute bestemmie,

sputate come bocconi amari,

passai io,

dipingendo parole d'azzurro

vestendole di perline colorate

gioiose o dolenti,

odorose e penetranti

m'immersi in paludi irraggiunte

scelsi sentieri poco battuti.

Andai in questa direzione

dove i passi rimbombavano,

parallela al conformismo

violai le leggi del branco,

uscii dalla finestra e non dalla porta.

Vagai come marinaio solitario

e riposi l'ancore della vita mia

in profondità insondate

splendenti e scure

mirabilmente nascoste.

La zona che scelsi è selvaggia ,scosesa  

e come ogni cosa straniera,

ha la sua tassa,possiede ragnatele ,

un sistema che requisisce alcune gioie.

Ma questo mio estraniarmi

vagare solo accanto eserciti,

senz'altra compagnia che il libro,

 fu l'apprendistato della mia esistenza,

l'estenzione che abbisognai,

la profondità ricercata,

che avverto,

distinta e lucida

a confronto,

del chiuso pozzo

d'un mio qualunque simile.

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