27 Gennaio giorno della memoria
Dal Diario di Anna Frank
Sabato, 15 gennaio 1944
Cara Kitt
non ha alcun senso che io continui a descriver ti con tanti particolari le nostre baruffe e le nostre discussioni. Basterà dirti che abbiamo separato molte cose, come i grassi, il burro, la carne, e che ogni famiglia cuoce le proprie patate.
Da qualche tempo mangiamo del pane di segale in più. perché alle quattro ci viene già una gran voglia di pranzare e non siamo più in grado di tenere a freno i nostri stomachi.
Il compleanno di mamma si avvicina a grandi passi. Kraler le ha regalato dello zucchero fuori tessera,. suscitando la gelosia dei Van Daan, perché il compleanno della signora non era stato festeggiato. Ma a che serve tormentarci reciprocamente con parole dure, pianti e discorsi invidiosi? Convinciti pure, Kitty, che sono loro quelli che più ci tormentano. Mamma ha espresso il desiderio, per ora inattuabile, di non vedere più i Van Daan per quindici giorni.
Mi domando molte volte se tutti coloro che debbono coabitare a lungo finiscono col litigare. Oppure siamo noi che abbiamo disdetta? È così egoista e avara la maggior parte dell'umanità? Sono contenta di aver imparato, stando qui, , fa conoscere meglio gli uomini, ma ne ho abbastanza. La guerra non si tura delle nostre baruffe, del nostro bisognodi libertà e di aria, perciò dobbiamo fare in modo che ilnostro soggiorno qui sia il meno fastidioso possibile. Sto facendo una predica e credo che, se rimarrò qui un pezzo, diventerò una spilungona risecchita. E vorrei tanto essere ancora una vera ragazzina!
La tua Anna