Ah, come divento saggia!
Giornata della Memoria per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto
Dal diario di Anna Frank
Nel 1942 l'Olanda è già da due anni in mano ai tedeschi che scatenano la caccia agli ebrei.
La famiglia di Anna Frank trova un rifugio nel centro di Amsterdam, dove per due anni rimane intrappolata in attesa della fine della guerra e della liberazione.
Nessuno dei componenti della famiglia si salverà, ad eccezione del padre di Anna.
Con acuta e critica sensibilità, questa tredicenne stende durante la lunga agonia un diario pieno di vita, in cui dimostra la maturità di una donna, costretta a 'crescere' troppo in fretta tra gli orrori della guerra.
«E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perchè sembrano asurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perchè continuo a credere all'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibilecostruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo l mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al doloredi milioni di uomini. eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si svolgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace, e la serenità»
Così scrive Anna, pochi giorni prima che i tedeschi entravano nell'"alloggio segreto"
Il diario di Anna Frank
Spero che ti potrò confidare tutto,
come non ho mai potuto fare con nessuno,
e spero che sarai per me un gran sostegno.
Anna Frank, 12 giugno 1942