Poesia di Corrado Govoni
Annunci d'autunno
Annunci d'autunno
E' strano come il mondo si trasforma
senza parere, con l'autunno lento.
Il vento è pigro e porta solo suoni
da due passi, isolati; di una donna
che maltratta la secchia andando al pozzo,
di brevi giochi urlati di bambini,
di raffiche di passere e di foglie
che battono le case dei sobborghi,
e del cane da punta che la nebbia
fiuta come uno stormo sconosciuto.
Anche il sole è slenato, e, col sereno
la luna è piena d'ombre anche più forti.
Le mele non son più quei dolci frutti
cercati come uccelli tra le fronde:
come incantate guardando negli orti
con gote di bambole bionde.
E benché vaghi il triste odor dei morti
che hanno i fiori...
giunge il tempo ch'è caro,
a cena, il lume come un commensale
senza parere, con l'autunno lento.
Il vento è pigro e porta solo suoni
da due passi, isolati; di una donna
che maltratta la secchia andando al pozzo,
di brevi giochi urlati di bambini,
di raffiche di passere e di foglie
che battono le case dei sobborghi,
e del cane da punta che la nebbia
fiuta come uno stormo sconosciuto.
Anche il sole è slenato, e, col sereno
la luna è piena d'ombre anche più forti.
Le mele non son più quei dolci frutti
cercati come uccelli tra le fronde:
come incantate guardando negli orti
con gote di bambole bionde.
E benché vaghi il triste odor dei morti
che hanno i fiori...
giunge il tempo ch'è caro,
a cena, il lume come un commensale