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Raccolta di Poesie di vari autori
Renzo Pezzani, Lina Schwarz, Giuseppe Fanciulli, L. Grilli, M. Gramaglia, Lina Carpanini....

Poesia di G. F. Fontanelli
Il raffreddore
C'è un ometto col naso grosso,
ch'è sempre rosso, ch'è sempre rosso ...
E un omettino molto invadente,
che non mi piace proprio per niente!
Cammina in fretta maligno e tristo,
ti giunge dietro senza esser visto:
con un suo dito ti sfiora appena,
e senti un brivido lungo la schiena ...
Per il naso, pian pianino,
ti vien su un pizzicorino:
la tua testa ad ogni istante,
si fa sempre pia pesante ...
Ed in meno d'un minuto
t'esce fuori uno starnuto! ...
L'omettino senza cuore
porta un nome: Raffreddore! ...
Se lo acciuffo, in verità,
un bel di la pagherà!

Poesia di Lina Schwarz
L'influenza
Se l'influenza
L 'hai presa tu,
Ci vuoI pazienza,
Ci vuol virtù.
Se invece, è essa
Che ha preso te...
Ci vuoi la stessa
Pazienza, ohimé!
Questa è la regola,
Cara Stellina:
Prima il purgante
Poi l'aspirina;
Prima «trentotto»
Poi «trentasei» ...
Quattro e quattr'otto,
Guarita sei.

Poesia di Lina Schwarz
Aiutiamoci

La bimba grande porta la piccola.
la bimba piccola regge l'ombrello.
Scambievolmente cosi aiutandosi,
sotto la pioggia vanno bel bello.
Pare impossibile, quanti miracoli
il buon accordo talora fa.
Bimbi, l'un l'altro sempre aiutatevi
e per ciascuno meglio sarà.

Poesia di M. L. Magni
Tutti insieme

C'è un cortile ed un bimbetto
che sta li, solo soletto.
Ma un compagno l'avvicina
e gli porge la manina.
·«Su, con. noi vieni a giocare ».
Tutti insieme si può stare.
·Va con gli altri, lietamente,
il bambino; e certamente
·l'angioletto sta a guardare
quei bambini nel giocare.

Poesia di T. Romei Correggi
Gentilezza

Gentilezza è quella fata
dalla voce delicata,
sempre dolce e sorridente
e con tutti compiacente.
Dice grazie a chicchessia
che le usi cortesia;
e se chiede qualche cosa,
quella fata assai graziosa,
dice sempre: - Per favore.....
e si fa davvero onore.
Gentilezza è una virtù:
bimba, imparala anche tu.

Poesia di L. Grilli
Il vento
Zufola, fischia, sibila, sospira,
le chiome de' fronzuti alberi squassa,
e di polvere nembi alza e aggira,
nelle vie dove furiando passa.
Prepotente signor, nella cieca ira,
urta, abbatte, precipita, sconquassa,
e delle nubi raggroviglia e stira,
dipana, arruffa, l'orrida matassa
Poesia di Completo, leggendo:
I dispiaceri di «gl»
Se non ha « i) d'accanto,
« gl) dà in gran pianto "
la vuoi sempre con sé,

Poesia di M. Gramaglia
I dispiaceri di «gl»
Se non ha « i d'accanto,
«gl» dà in gran pianto "
la vuoi sempre con sé,
va via se « i» non c e.
« Gl» antipatia
ispira in fede mia:
all'Italia e alla dalia
non lo dar, né aliti balia.
Non lo vuoi il petrolio
e nemmeno per celia
lo accetterebbe l'olio "
e magnolia e camelia
non lo possono vedere.
Il fiero cavaliere
orecchio lo dispregia
così la ciliegia.
E la vigilia pure
non lo guarda neppure.
Coi nomi di persona
non ha fortuna buona:
Giulio, Emilio, Cecilia,
Clelia, Cornelia, Ersilia.
Solo Guglielmo accetta
che con lui lo si metta.

Poesia di Renzo Pezzani
La casa
La casa, questo luogo benedetto,
ha le mura, le porte
e le finestre e un tetto;
un camino, un acquaio,
la cantina, il solaio,
e intorno, qualche volta, un giardinetto.
Dentro, per ogni stanza,
ci vedi un po' di tutto:
letto, tavolo, armadio, cassettone,
sedie, pentole, scope... e, chi lo può,
ci mette le specchiere e le poltrone.
........................
E poi c'è il fuoco, c'è la lampadina
appesa a un filo; il gatto che sonnecchia
e quel tic-tac del tempo che cammina
e il gocciolar dell'acqua nella secchia.
La casa, ricca o povera che sia
è questa che v'ho detto:
se c'è la pace è un nido benedetto...

Poesia di Anonimo
Casa mia
Casa mia, casa mia,
per piccina che tu sia,
tu mi sembri una badia.
Tutta linda e sorridente,
tutta gaia e rilucente,
non ti manca proprio niente.
Se non hai splendide sale,
hai tre vasi al davanzale,
sotto il tetto un frullo d'aie.
E ti allieta un gran tesoro:
il sorriso e il lavoro
della mia mammina d'oro.

Poesia di Anonino
Nella siepe
Nella siepe tutta spini
son rimasti gli uccellini,
perché il rovo eil biancospino,
il sambuco e l'agazzino
hanno bacche colorite,
nutrienti e saporite.
Ma lombrichi e chioccioline,
ricci, serpi e formichine,
la lucertola curiosa
e il ramarro che riposa
stan nascosti a sonnecchiare,
fin che il sol potrà tornare;
stan nascosti giorno e sera,
aspettando primavera.

Poesia di Giuseppe Fanciulli
C'è un ombrello
C'è un ombrello che cammina
solo solo contro il vento;
dentro il turbine violento
lotta, pencola, s'inchina.
Quattro gambe bagnatissime,
infangate e velocissime,
lo trasportano leggero
come un grosso fungo nero.
Urta un vigile, rimbalza
contro il vento che l'incalza,
poi si gonfia, schiocca, vola...
Ferma! Ferma! Siamo a scuola!
E di sotto al grosso ombrello
spunta Lina col fratello.

Poesia di U. Betti
La notte
Mammina, quante
dolci piccole stelle!
Ma le piante
sono come belve
accovacciate! Un'ombra si muove
piano, piano...
Dove sei mamma?
Prendimi per mano.
Un passo leggero
ci segue. Uno sconosçiuto nero.
muove le fronde...
Si nasconde
come per farci spavento!
E' il vento.

Poesia di Gino Antelmi
La pesca troppo abbondante
Un paziente pescatore ;
remò a lungo molte ore
su una roccia poi arrivò
e la barca qui legò.
Ritto in piedi gettò l'amo,
lisciò il filo con la mano
stette a lungo sullo scoglio
finché prese un capidoglio.
Col coltello lo sventrò
e una foca vi trovò.
Con grandissimo stupore
quel paziente pescatore
dalla foca trasse un tonno
che sembrava il vecchio nonno
dell'argenteo nasello.
Sventrò anch' esso, e oh meraviglia!
.vi trovò una rossa triglia.
Nella triglia uno sgombrino
gli faceva l'occhiolino.
Sbalordito, spaventato
il buon uomo or l'ha sventrato
finché un' agile sardina
saltò fuori birichina.
Anche questa egli spaccò
ed un gambero trovò.
Il paziente pescatore
l'abbondante pescagione .
lì lasciò con gran ragione.
Saltò in fretta nella barca
e piantò tutta quell'arca.
Basta pesce! -urlò l'omino,
vado a fare il contadino.

Poesia di G. L. Patuzzi
Paesaggio di montagna
Ci sarebbe, lo so, la via maestra:
men faticosa, è ver, ma oh Dio che noia
lo la lascio da parte e piego a destra.
Se vedeste che bella scorciatoia!
E' un sentierino ripido e petroso, ;.
pare il sentier che mena in paradiso;
ora fra piante e rocce è tutto ascoso,
ora balza su in alto all'improvviso.
E quando avvalla, m'offre ciclamini
che d'olezzi soavi empiono l'aria;
e, quando sorge sui colli vicini,
m'offre la scena più stupenda e varia.

Poesia D. Dini
da Il fiume d'oro
Il ciuchino del mugnaio
Arri là -passa il ciuchino
del mugnaio con la sacca,
avviandosi al mulino
pel viottolo, alla stracca.
-Arri là -la testa bassa,
annusando per la strada,
par che cerchi, mentre passa,
il mastello della biada.
Arri là -ma per carezza,
soffermandosi ha buscato
una stretta di cavezza
e un' amabile legnata.
Arri là -come protesta
dell'offesa dignità,
il ciuchino alza la testa:
Ah! ...ih-ah! ...ih ah! ...ih ah! ...

Poesia di Lina Schwarz
da «Ancora e poi basta »
I due pesci
C'era una volta un pesciolino rosso
che nuotava pacifico nel mare,
quand' ecco venne avanti un pesce grosso
che in un boccone lo volea mangiare.
Fece il piccino una gran riverenza:
O signor pesce grosso, abbia pietà!
Perché vuoI rovinarmi l'esistenza?
Un bocconcin più o meno a lei che fa?
Ma, disse l'altro, pur molto commosso -
anch'io morrei se non mangiassi più!
E tra un pesce piccino e un pesce grosso,
tanto fa, caro mio, che muori tu! -
Di compassione aveva il cuore oppresso...
ma si fe' forza e lo mangiò lo stesso.

Poesia di A. Enriquez
Tre barchettine
Tre barchettine vagano sul mare;
le cullan l'onde, le sospinge il vento.
Il sole d'oro sta per tramontare
e appar nel cielo la luna d'argento.
Tre barchettine vagano sul mare.
" Gonfia, gonfia le vele, o venticello!...
Mormoran l'onde e canta il pescatore:
-Fammi tornare dal mio bimbo bello,
fammi tornare dal mio dolce amore!
Gonfia, gonfia le vele, o venticello!

Poesia di mamma Serena
Piove, piove in ogni dove
Piove, piove in ogni dove,
ma però che piove a fare
dentro i fiumi e dentro il mare?

Poesia di nonimo
Piove, piove, piove

Da un sillabario spagnolo

Le gocce di pioggia cadono.
Le gocce di pioggia saltano.
Le gocce di pioggia suonano.
Suonano sulla gronda
tin, tin, tin ...
Suonano sulla strada
tap, tap, tap ...
Suonano sui vetri
tip, tip, tip ...
Suonano nell'aria
sci, sci, sci ...

Poesia di L. Ribet
I goccioloni
I fitti goccioloni
son venuti stamane, a milioni.
Sul tetto han fat(o guerra
poi si son nascosti in terra.


Poesia di Lina Carpanini
Il roseto
Fresche rose
odorose
incoronano re maggio
di splendori porporini
sotto i cieli mattutini

Poesia di F. Manescalchi
Lo scacciatore
C'era una volta un cacciatore
che sparava a tutte l'ore.
Sparava ai passeri, ai fringuelli,
ai tordi e agli altri uccelli.
Ma siccome sparava male,
non colpiva neppure un cinghiale.
Quando sparava con mossa lesta,
per la selvaggina era una gran festa.
Chi gli volava sulla doppietta
e cinguettava qualche arietta.
Chi gli saltava vicino al naso,
tanto lui sparava a caso!
Casi lo gente di buon cuore
gli assegnò il diploma di Scaccìatore.
Lo Scacciatore primo assoluto,
che non uccideva neppure un pennuto.

Poesia di M. A. Pranteddu
Zolfanello

lo sono zolfanello,
piccoletto e birichino,
nella casa a luci spente
faccio sempre capolino.
Indispensabile in cucina;
il fumatore mando in bestia
quando mi bagno la testa.
San di grande utilità
finché sono nel cassetto;
sono bravo, son mansueto
ma se acceso tu mi butti
posso fare scherzi brutti.

Questo è il fiammifero
Questo è il fiammifero
che distrusse un 'intera foresta.
Questa è una foglia f
che prese fuoco dal fiammifero
che distrusse l'intera foresta.
Questo è il ramo che fu bruciato dalla foglia,
che prese fuoco dal fiammifero
che distrusse l'intera foresta.
Questo è il cespuglio
che prese fuoco dal ramo,
che fu bruciato dalla foglia,
che prese fuoco dal fiammifero
che distrusse l'intera foresta.
Questi erano gli alberi
che furono bruciati dal fuoco,
che incendiò il cespuglio,
che prese fuoco dal ramo,
che fu bruciato dalla foglia,
che prese fuoco dal fiammifero
che distrusse l'intera foresta.

Poesia di Voltolini
Le fiamme del bosco
Le fiamme del bosco
son gioco
di mille faville
lucenti,
ardenti,
festanti,
frizzanti
calore e colore.

Poesia di C. Vanni
Il cacciatore
Ho visto stamattina un cacciatore,
e ho sentito una punta in fondo al cuore
pensando ai tordi, ai merli, ai passerini,
alle lepri, alle starne, ai beccaccini...
E ho sperato: vorrei che inutilmente
andasse a caccia, senza prenier niente.
Stasera il cacciatore è ritornato
col fucile a tracolla e accaldato;
e ha detto brontolando: - Giornataccia!
Proprio per nulla sono andato a caccia.
C'era una bella lepre, e m'é sfuggita.
Tirai su una beccaccia... ed é sparita.
lo l'ho ascoltato, e ho saputo tacere;
ma, in fondo al cuore, ho riso: oh, che piacere!

Poesia Di A. Gabrielli
Vanità
Il Girasole disse un giorno al Sole:
Vedi? Son come te!
Ogni petalo è un raggio, e le viole
s'inchinano ai miei piedi, come a un re!
Tu guardi gli orizzonti, e anch'io li guardo;
io pure, come te, risplendo ed ardo!
Si tacque il Sole. Ma il fiore morì,
e il Sole, lo sapete, è ancora lì.

Poesia di L. Carelli
Superbia e umiltà
L'albero dalla cima superba
grande nel mezzo del prato,
guardava sdegnosamente
i piccoli fili d'erba
che gli stavano al piede.
Era come fra la gente
dei poveri, un signore potente.
Venne il vento. L'assalto diede
all'albero e all'erba.
Giacque l'albero col tronco spezzato.
Ma quando il vento tacque
i piccoli fili d'erba
risero ancora sul prato.

Poesia di A. Pietrasanta
Il galateo dei piccini
Se qualcosa vuoi avere
devi dire «per piacere ».
Il piccin gentile e buono
dice «grazie» ad ogni dono;
se gli chiedono un favore
lo fa tosto e di buon cuore,
e saluta per benino
con la voce e con l'inchino.
Non fa scherzi con la mano
che son scherzi da villano;
non si mette il dito in bocca
e il nasino non si tocca.
E' pulito e ben ravviato
tiene l'abito ordinato;
usa dir mattma e sera
al Signor la sua preghiera.

Poesia di E. Berni
La pigrizia

La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò.
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Cercò l’ acqua, accese il fuoco
si sedette e riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed al letto senza cena
la meschina se ne andò. 

Poesia di M. Comassi
L'ombra
C'era un bambino
che rideva al sole,
mentre coglieva
un mazzolin di viole.
c'era un uccelletto
Il vicino
che lieto
cinguettava
nel mattino.
Ma venne un monellaccio,
scuro in viso;
e il piccino
perse il 'suo sorriso,
perchè il monello gli strappò di mano
le sue violette,
da lui difese invano.
Anche l'uccello
smise di cantare
e là nell'ombra
si mise a pigolare.

Poesia di E. Alboret
Manca un ponte
Manca un ponte tra i cuori...
Se questo ponte ci fosse
gli uomini si scambierebbero i segreti,
i pensieri lieti,
il sorriso e il perdono...
...fanciullo
costruisci con le tue mani,
senza travi,
questo ponte d'oro.

Poesia di G. Ugolini
Prudenza
C'è un bimbo che giuoca,
un'auto che corre.
Il bimbo che giuoca
insegue la palla:
per l'auto che corre
frenata veloce.
Prudenza ci vuole,
bambino che giuochi!

Poesia di A. Astronucina
Sapete perchè?
Sapete perchè il vigile?
ieri punì quel tale?
Percè della via libera
non aspettò il segnale.
Si osserv nel semaforo
il rosso, il verde e il giallo;
rosso vuol dir pericolo,
attraversare è un fallo.
Giallo vuol dire: Fermati,
non puoi più transitare!
Il verde dice: Muoviti,
ora puoi attraversare!.

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